sabato 19 luglio 2014

LXXVI. LA PIÙ GRANDE DISFATTA BRASILIANA DELLA STORIA

BRASILE – GERMANIA 1 – 7


L’1 a 7 subito dal Brasile in casa propria per umiliazione calcistica ha superato tutte le clamorose sconfitte subite dai carioca in tutta la loro storia: perfino il cosiddetto “Maracanazo” del 1950 (Brasile – Uruguay 1-2 e perdita della Coppa del Mondo in casa). Quella partita è rimasta alla storia come “Maracanazo” (storpiamento del nome "Maracanà", ovvero lo stadio di Rio de Janeiro), qualcuno prendendo spunto da quel termine ha coniato l’idioma “Minerazo”: infatti la partita si giocata nello “Stadio Minerao” di Belo Horizonte. Anche se il Brasile prima della semifinale con la Germania aveva sofferto e rischiato l’eliminazione, secondo la prassi e la logica avrebbe dovuto superare facilmente l’ostacolo tedesco e la successiva avversaria della finalissima, per così alzare al cielo, davanti ad una nazione intera, la sua sesta Coppa del Mondo vinta. La Germania aveva anch’essa sofferto contro delle avversarie africane, mentre si era dimostrata una macina contro le europee. Per compattezza ed organizzazione di gioco i tedeschi sino a quel momento avevano dimostrato di avere qualcosa in più del Brasile; ma chi mai avrebbe immaginato un risultato così clamoroso, in positivo e in negativo, per entrambe le squadre? Il Brasile è partito subito all’attacco, non rendendosi conto della propria debolezza e dei propri limiti e durante l’esecuzione dell’inno nazionale i giocatori hanno esposto la maglietta del loro fuoriclasse Neymar, infortunatosi nella partita precedente. Un altro assente eccellente per i verde – oro è stato lo squalificato Thiago Silva. La Germania è passata in vantaggio al primo affondo su azione di calcio d’angolo con  muller, subito dopo ha raddoppiato con Klose, il quale ha strappato il primato per le reti segnate in tutte le edizioni dei mondiali proprio al brasiliano Ronaldo. “Che sarà una rete incassata?” – hanno pensato i brasiliani –  “Tanto riusciremo a ribaltare il risultato!” Non è stato così perché ad ogni azione d’attacco tedesca la palla  finiva in fondo al sacco. Risultato del primo tempo: 0-5! I tifosi brasiliani sono scoppiati in lacrime e si sono disperati, mentre quelli tedeschi si chiedevano se avessero raggiunto la doppia cifra a fine partita. Non l’hanno raggiunta perché gli atleti germanici hanno deciso di fermarsi per non umiliare maggiormente il Brasile, il quale avrebbe potuto addirittura incassare una ventina di gol. Troppo scarsi i brasiliani o troppo forti i tedeschi? Troppo scarsi i padroni di casa, pure gli assenti non avrebbero raddrizzato la situazione; la Germania nelle altre partite, ad eccezione di quella del debutto,  non si era dimostrata quel rullo compressore stritola tutti. La partita di Belo Horizonte dell’8 luglio 2014 ha distrutto per sempre il mito del Brasile padrone del calcio mondiale e, dopo un periodo di declino, ha rinvigorito la Germania, riportandola ai fasti di un tempo. Così una nuova era calcistica è iniziata.

Belo Horizonte (Stadio Minerao)
Martedì 8 luglio 2014 ore 17:00
XI Coppa del Mondo della Fifa (semifinale)
Brasile-Germania 1 – 7 (0 – 5)
Reti: 11’ Muller (G), 23’ Klose (G), 24’ Kroos (G), 26’ Kroos (G), 29’ Khedira (G); 69’ Schurrle (G), 79’ Schurrle (G), 90’ Oscar (B).
Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Dante, David Luiz (cap.), Marcelo; Fernandinho [46’ Paulinho]; Luiz Gustavo; Bernard, Oscar, Hulk [46’ Ramires]; Fred [71’ Willian].
A disp.: Jefferson, Victor, Dani Alves, Henrique, Maxwell, Hernanes, Jo. All.: Scolari.
Germania (4-2-3-1): Neuer; Howedes, Boateng, Hummels [46’ Mertesacker], Lahm (cap.); Khedira [75’ Draxler], Schweinsteiger; Muller, Kroos, Ozil; Klose [58’ Schurrle]. A disp.:  Weidenfeller, Zieler, Durm, Grosskreutz, Ginter, Gotze, Kramer, Podolski, Mustafi. All.: Low.

Arbitro: Marco Rodriguez (Messico).
Spettatori: 58.141

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